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I sindacati si dividono sugli scioperi alla Fiat

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Redazione-Italia News
CAT_IMG Posted on 17/7/2010, 08:35     +1   -1




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Archiviato lo sciopero di 4 ore di ieri, la Fiom rilancia proponendo un'altra giornata di mobilitazione nazionale agli altri sindacati per riaprire la trattativa sul premio di risultato e ottenere il ritiro dei licenziamenti.
Ma Fim e Uilm rispondono con freddezza.
Lo sciopero di ieri «č riuscito», ha avuto «adesioni superiori alla forza organizzativa del sindacato», ha detto il leader della Fiom, Maurizio Landini, intervenuto a Melfi (Potenza) dove in mille (per il sindacato, 300 secondo le forze dell'ordine) hanno sfilato.
Il corteo ha accolto con applausi i tre lavoratori licenziati dalla Fiat che dopo due giorni sono scesi dalla porta Venosina su cui erano saliti come segno protesta (uno di loro ha avuto un malore).
I legali della Fiom stanno preparando la richiesta di reintegro con il ricorso per sollecitare l'applicazione dell'articolo 28 (comportamento anti-sindacale), mentre la Cgil della provincia di Potenza ha annunciato l'istituzione di un Fondo di solidarietŕ per il sostegno dei licenziati.
«Se in dieci giorni hai cinque licenziamenti che guarda caso sono tutti delegati o iscritti Fiom mi pare chiaro che sono stati premeditati, dopo il mancato plebiscito al referendum sull'accordo separato per Pomigliano», ha detto Landini.
Secondo la Fiom alla carrozzeria e alla Powertrain di Mirafiori le adesioni hanno raggiunto il 70% (per l'azienda le adesioni, rispettivamente, sono del 18% e 26%), all'Iveco di Brescia l'80%, a Cassino il 60% sulle linee di montaggio e l'80% alla Itca. Alla Magneti Marelli di Bari, dove l'iniziativa č stata unitaria, le adesioni hanno raggiunto il 90%.
Diversi i dati raccolti dalla Fiat: per l'azienda a Melfi ha aderito il 19% al primo turno e il 13,4% al secondo turno.
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, boccia come un «flop» lo sciopero della Fiom e sollecita l'intervento del segretario della Cgil, Guglielmo Epifani: «Tocca a lui tornare ad indicare la strada alle sue categorie per farle rientrare nei canoni della confederalitŕ - dice -.
La Fiom da tempo non č piů un sindacato, č solo un movimento politico.
Noi siamo pronti a collaborare con la Cgil, ma invitiamo Epifani a riportare la Fiom sulla retta via».
 
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