Berlusconi:
"Se un certo giocatore, che ci interessa, si rivelasse funzionale al progetto, saremmo pronti a piazzare un altro colpo".
Un fiume in piena, e non solo per l'ingaggio di Zlatan Ibrahimovic o per lo splendido poker servito dal suo Milan al malcapitato Lecce domenica sera al Meazza all'esordio in campionato, Silvio Berlusconi si č ripreso il Milan che sogna da sempre, in tutto e per tutto.
"Ibrahimovic č un campione che completa la nostra rosa.
Con il tridente Pato-Ibrahimovic-Ronaldinho saremo protagonisti, come sempre, in Europa e nel mondo" le parole del presidente al suo arrivo a San Siro.
"Con l'arrivo di Ibra saremo obbligati a vincere?
Quello sempre..." aveva messo anche un po' di pressione al suo tecnico Massimiliano Allegri il patron del club meneghino.
Poi, dopo cena, un altro messaggio alla tifoseria del Diavolo:"Se un certo giocatore, che ci interessa, si rivelasse funzionale al progetto, saremmo pronti a piazzare un altro colpo" si fa intercettare dai cronisti all'uscita di un ristorante cittadino, dove si č svolto un autentico summit col successore di Leonardo alla guida di Pato e compagni, e con l'amministratore delegato Galliani.
L'accenno č ovviamente a Robinho.
L'ultima conferma arriva da Barcellona (il brasiliano, il cui cartellino č di proprietŕ del Manchester City, ma senza spazio con Mancini, tanto da esser stato spedito in prestito in patria, al Santos, lo scorso inverno) sembrava poter accasarsi alla corte di Rosell, visto che il tecnico blaugrana Guardiola ha fatto sapere di non averne bisogno.
"Certo che per una squadra che solo sino a qualche giorno fa sembrava aver bisogno di almeno due punte, ritrovarsi con tre soluzioni per ogni ruolo non sarebbe male" chiosa Berlusconi, non prima perň di aver aperto e chiuso il caso Borriello: "Il suo futuro?
Lo decide lui" lascia di fatto partire il bomber campano, che strizza l'occhio alla Juventus.
