Domani č il gran giorno. PolisBlog starŕ naturalmente sulla notizia, tenendovi aggiornati sul susseguirsi degli eventi fino al voto di fiducia che dovrebbe arrivare nel pomeriggio. Gli ultimi sviluppi lasciano sempre piů intendere che il Governo possa farcela e proprio qui si cela la piů grande delle insidie.
Sě, perché un voto risicato a favore di Berlusconi č la piů grande iattura che ci possa capitare. Significherebbe veleggiare a vista ancora per qualche mese, perdendo un mare di tempo tra accordi sottobanco, sotterfugi e compromessi con l’ala finiana. Un lungo logoramento fino all’inevitabile sbocco: elezioni anticipate comunque, seppur differite di qualche mese.
Tutto questo quando invece il paese ha disperatamente bisogno di conoscere le reali forze in campo. Dobbiamo capire quanto conta veramente Fli, non come numero di (casuali) parlamentari, ma in quanto emanazione del voto popolare.
Ma non solo. La geografia politica del paese č fortemente mutata, e anche altre forze emergenti devono gudagnare una rappresentanza adeguata al loro consenso: in primo luogo il Sel di Nichi Vendola che si preannuncia fortissimo in base a tutti i sondaggi.
Infine le Cinque Stelle di Grillo. Esistono ormai da troppo tempo per rimanere relegate nel loro cantuccio di movimento d’opinione. Vediamo quanto valgono veramente e se possono superare lo sbarramento. Tutti i sondaggi dicono di no, ma un conto sono i sondaggi un conto le schede elettorali.
E allora dita incrociate domani. Che il Governo cada e basta. Passiamo un bello straccio pulito sul banco e ridisponiamo tutto con buona pace dei catastrofisti alla Marcegaglia.
