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Duello tutto siciliano fra Giulia Bongiorno e Angelino Alfano

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nickdjandrea
CAT_IMG Posted on 7/1/2011, 23:11     +1   -1




Terreno di scontro, la giustizia. “Invece che aiutarla, leggi ad personam”

Duello tutto siciliano fra Giulia Bongiorno, responsabile giustizia del Fli e Presidente della Commissione Giustizia, e il Guardasigilli Angelino Alfano. Palermitana, figlia d’arte, portata in Parlamento da Gianfranco Fini senza alcuna militanza politica alle spalle, Giulia Bongiorno; agrigentino, ex democristiano e figlio di democristiano doc, una lunga militanza politica, Angelino Alfano. Fra i due – anche a causa della scissione finiana – i motivi di scontro non sono
mancati ma, ad onor del vero, sono stati sempre mantenuti nell’alveo di un civile confronto. Una cosa rara di questi tempi viso l’aria che tira.
Ma il fair play non annacqua nulla. E Giulia Bongiorno, stavolta, ha trovato molte buone ragioni per esprimere serie perplessitŕ sull’operato del suo conterraneo, cui tuttavia concede le attenuanti generiche per via della crisi economica.

L’affondo della Bongiorno riguarda l’allarme informatico. Mancano i soldi e l’apparato giudiziario č stato privato per alcuni giorni dei supporti informatici. E’ capitato ciň che normalmente avviene nei commissariati di polizia e nelle questure di tutta Italia, dove spesso capita che le macchine di servizio restano in garage per mancanza di benzina. I tagli del ministro dell’Economia non hanno risparmiato certo la “sicurezza”, e quindi le polizie e l’amministrazione giudiziaria.

Giulia Bongiorno sostiene che il governo Berlusconi, e quindi il suo ministro della Giustizia, hanno trascurato in modo grave e colpevole l’amministrazione giudiziaria “con conseguenze gravi per l’economia e la sicurezza”.
“Lui parla di complotti e giudici comunisti anziché di efficienza della giustizia”, accusa l’onorevole avvocata.
Mancano le risorse nei tribunali, i processi non vengono celebrati, la riforma sbandierata da tempo non viene affrontata, fa notare la Presidente dalla commissione giustizia, e il governo si occupa d’altro. Di che cosa? Troppe leggi ad persona. “I disegni di legge che abbiamo studiato finora riguardano i lodo, le intercettazioni e i processi brevi. Se non si celebrano i processi, i delinquenti rimangono impuniti, non vengono comminate le sanzioni. Un incentivo a delinquere ancora”.
L’efficienza dell’apparato giudiziario, insomma, “non e’ stata una prioritŕ del governo”.
Nel dare un brutto voto in pagella alla giustizia trascurata dal governo, Giulia Bongiorno non salva Angelino Alfano.”A questo punto, visto come sono andate le cose”, afferma, “mi aspetto da lui un colpo d’ala”.
Angelino Alfano, dal canto suo, si arrabbia, ma non con la Bongiorno, piuttosto con il Tg3, colpevole di non avere dato notizia del suo intervento per bloccare la falla informatica.
Alle critiche della Bongiorno, e non solo, risponde che il suo intervento tempestivo ha evitato che l’amministrazione giudiziaria subisse svantaggi dal temporaneo black out.

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