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Il porto di Gioia Tauro in crisi: 1200 posti a rischio

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Redazione ®
icon5  CAT_IMG Posted on 16/1/2011, 11:19     +1   -1




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Il porto di Gioia Tauro č attivo da quindici anni, doveva essere il ponte italiano sul Mediterraneo, una via privilegiata per i commerci tra nord e sud del romano mare nostrum.
Invece sta vivendo una durissima crisi, tra infiltrazioni della criminalitŕ organizzata che lo usa per i suoi traffici illeciti e continua emorragia delle compagnie di navigazione private.
Il clou č stato raggiunto negli scorsi giorni con soltanto una nave mercantile arrivata in tutta la giornata e i lavoratori sostanzialmente disoccupati.

L’ampliamento del porto di Gioia Tauro era stata una forte scommessa che ha richiesto grande dispendio di fondi pubblici: oggi puň accogliere anche le navi piů grandi del mondo, come il poderoso mercantile Daniela che puň vantare 165.000 tonnellate di stazza.
Altri e piů economici porti del sud del Mediterraneo accolgono le merci: Tangeri e Porto Said sono diventati in breve tempo l’equivalente di quello che Barcellona e Genova sono nella parte nord del Mediterraneo.

Il porto a Gioia Tauro sconta infrastrutture stradali e ferroviarie non proprio da primato e paga una posizione un po’ a metŕ strada tra le tratte principali dirette a Suez.
Trenta ore per 1200 lavoratori pressoché inutilizzati.
In soli due anni, dall’anno record 2008, il volume delle merci movimentato č drasticamente sceso.
Gioia Tauro ha una posizione periferica anche rispetto alle cittŕ maggiori della Calabria e nello scalo attualmente opera solo la compagnia svizzera Msc e questo le permette un regime di sostanziale monopolio, cosa che non giova ovviamente all’ingresso di altri operatori.
A questo si somma ad un costo del personale certamente piů alto di quanto possono offrire i porti del Nord Africa ad esempio.
La compagnia danese Maersk, prima al mondo nel settore, ha poi sostanzialmente abbandonato lo scalo, pur essendo uno degli azionisti del porto.

 
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Giovanni™
icon3  CAT_IMG Posted on 16/1/2011, 12:27     +1   -1




Mi immagino giŕ la faccia dei lavoratori dopo questa notizia, spero che trovino al piů presto una soluzione per non smembrare questi lavoratori e portarli in disoccupazione o in cassa integrazione... :unsure:
 
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1 replies since 16/1/2011, 11:19   11 views
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