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Il Pdl si divide, Berlusconi costretto a rimangiarsi la piazza

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nickdjandrea
CAT_IMG Posted on 2/2/2011, 11:07     +1   -1




Colombe contro Santanché e Verdini. Asse tra il Colle e la Lega, con Letta mediatore. Pace tra il Cavaliere e Tremonti

image Roma, 2 feb. (TMNews) - E' bastata una nota, solo un breve comunicato stampa, a scatenare un corto circuito nel Pdl e, a cascata, una serie di reazioni che hanno portato in poco tempo alla clamorosa retromarcia sulla piazza anti-magistrati. Tutto si č consumato nel giro di un'ora, con la stesura di tre comunicati stampa in rapida sequenza: il primo del Pdl in cui si annunciava la mobilitazione contro le toghe (su mandato del premier Silvio Berlusconi), poi la doppia smentita targata Bonaiuti e Popolo della libertŕ. In mezzo, un duro confronto all'interno del partito stesso, malumori della Lega e del Colle.

Riferiscono fonti del partito che l'idea della piazza fosse sostenuta da Daniela Santanché e, nei giorni scorsi, anche da Denis Verdini. Della cosa avevano parlato con Berlusconi, che in un primo momento non si era messo di traverso. L'invio della nota dell'ufficio stampa del Pdl e il grande risalto sulla mobilitazione dato dai media hanno perň fatto precipitare gli eventi. In pochi minuti Colle e Lega, con due azioni di moral suasion distinte, hanno stoppato l'iniziativa. Il canale č stato Gianni Letta, che nel frattempo aveva giŕ avuto modo di stigmatizzare direttamente con Berlusconi la linea dello scontro. E' toccato a Paolo Bonaiuti mettere nero su bianco la frenata. Sulla stessa linea, Michela Vittoria Brambilla. Intanto i vertici del Popolo della libertŕ sono corsi al riparo producendo una terza nota nella quale si parlava semplicemente di un "equivoco". Terminato il vertice, tutti ufficialmente hanno provato a tenere fuori il Cavaliere, riportando un suo presunto stupore di fronte all'iniziativa di mobilitazione. Un modo anche per gettare acqua sul fuoco e ridimensionare l'incidente.

Nel corso della riunione fiume a Grazioli, tuttavia, non solo di mobilitazione, si č discusso. Parlare di rilancio economico fa parte della strategia del premier per uscire dal bunker in cui lo ha cacciato il caso Ruby. E perň proprio Berlusconi, nella foga, lunedě si sarebbe 'dimenticato' di condividere con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti gli obiettivi indicati nella nota di mezza sera, ossia riforma costituzionale dell'articolo 41, banca del Sud e defiscalizzazione per il Mezzogiorno. Circostanza che avrebbe non poco irritato il titolare dei 'cordoni della borsa'. Da qui la presenza al vertice di palazzo Grazioli, di Marco Milanese, braccio destro, del superministro.

Capitolo a parte quello sulla giustizia. Avanti dunque sul processo breve: nel corso della riunione si č sottolineato come provvedimenti analoghi siano stati varati in altri Paesi europei. Per il resto si naviga a vista e il primo, immediato obiettivo resta quello di allargare la maggioranza, ferma a 314 deputati: si parla di altri due o tre nuovi ingressi.

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