Se ne parlava ieri, di Marika Baldini, cubista romana molto amata dai tifosi della maggica, che approda in tv grazie all’operazione-Tamarreide, viaggio antropologico - e, temiamo, celebrativo - nell’universo tamarro (o coatto, che dir si voglia). E a cercar su Youtube si scopre, per dire, che la Marika, oltre ai video amatoriali che la ritraggono al lavoro in discoteca o alle prese col sexy car washing si era meritata - chissŕ perché? Perché lei e non un’altra? Magari una che non ricordi da vicinissimo le miss calippo e ‘na bira? - addirittura un servizio a La vita in diretta nel 2009.
A guardare il video, per un attimo si coglie un barlume di quella che potrebbe sembrare ironia. Ma č un’illusione, una fata morgana, un miraggio dettato dalla speranza: non c’č alcuna ironia nel servizio, in cui spiccano, piů che le perle di lei, i commenti dell’inviato da Roma, che sostiene che il sogno della fanciulla č quello di molte sue coetanee, poi illustra i piccoli successi di Marika. Per esempio, l’essere stata ragazza-periscopio su Panorama. Poi vagheggia addirittura una carriera, aiutato dalle di lei dichiarazioni: Ho puntato tutta la mia carriera sul mio corpo. Carriera? Certo, perché la signorina si č data un tempo massimo per raggiungere il successo: 25 anni.
Meravigliose, davvero, le altre chicche che regala ai microfoni e alle telecamere. Per esempio, una profonda critica sociale al mondo dello spettacolo:
E’ pieno di ciarlatani, tutte persone che si fingono registi, attori, che ti promettono cose, poi effettivamente c’č poco o niente.
Poi, in perfetto romanesco:
Mi piace moltissimo fammi fotografare.
Quindi, messaggi edificanti per le sue coetanee:
Sto sempre perennemente a dieta.
A diciott’anni ho rifatto il seno perché era un mio complesso. Adesso che č rifatto sto bene fra la gente.
Un commento sui grandi successi fin qui ottenuti:
Ho fatto giŕ molte esperienze che di solito a questa etŕ non si fanno. (e, a stacco, la vediamo ballare e poi guidare la macchina, seminuda).
Ecco, č qui che si spera di intravedere un po’ d’ironia. Che traspare, voluta o meno, dagli stacchi sulle espressioni ieratiche del pubblico che assiste, attonito, al servizio. E poi, perň, la mazzata finale: la voice over dell’inviato che chiosa:
A questo punto, buona fortuna, Marika.
Un augurio che l’ha portata a Tamarreide. Forse, il buona fortuna va fatto a noi.